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Errore n° 2: Il “timore” nel crowdfunding

L’investimento timido e la grande illusione Da qualche anno – non tanti a dire la verità – si parla molto di crowdfunding, come ilgrande miraggio degli investimenti. Finalmente la “soluzione migliore” per investire in tutta sicurezza…la formula perfetta perfarti sentire sicuro di ciò che stai facendo! Ma ne sei così certo? Sei proprio convinto di poter provare tutta questa sicurezza?Proviamo a fare un po’ di chiarezza. Innanzitutto, sai esattamente cosa si intende per crowdfunding? Si tratta di una raccolta difondi online per varie e differenti caratteristiche e con altrettanto differenti scopi. Esistono 4 tipologie, due basate sulle donazioni e due sugli investimenti. Quelli relativiall’ambito delle donazioni sono: I prossimi sono invece forme di investimenti veri e propri e sono; Quello su cui voglio focalizzarmi, rispetto al mondo immobiliare, è proprio quest’ultimo. Lo definisco “l’investimento timido”, perché è l’investimento per eccellenza di chi non vuolerischiare. Di chi vuole testare. Ed effettivamente, l’accesso al lending crowdfunding èprevisto per cifre estremamente basse, che possono partire da 250€ in su. Volendo, puoi versare appena poche migliaia di euro e attendere la restituzione con gliinteressi maturati che si aggirano tra il 7 e il 10%. Senz’altro è un meccanismo che attrae un ampio pubblico. Ma, ci sono però una serie evidente di CONTRO e mi limiterò a riportartene iprincipali. imprenditore che tramite un sistema di crowdfunding aveva raccolto oltre duemilioni e mezzo di euro, che si sono letteralmente volatilizzati, lasciando imalcapitati investitori con un pungo di mosche in mano!Ancora, a Como tra il 2016 e il 2018 una società è riuscita, tramite falsiconsulenti finanziari a racimolare 30 milioni di euro in due anni…tutto denaroovviamente sparito come in un trucco di magia!Mi potresti dire che questo può succedere sempre e in ogni situazione…ed èassolutamente vero! Ma mi collego subito al secondo punto… home staging, servizi fotografici…tutte banalità che servono per carità, masono utili principalmente per imbellettare l’operazione. L’unica verità è che o hai fatto i CONTI bene o l’operazione è un fiasco. Laverità è che o hai un metodo rigidissimo per analizzare le operazioni, o ilrischio che i tuoi progetti ti si rivoltino contro, è davvero altissimo. La verità è che se nessuno ha considerato una quota di imprevisti – e ti assicuroche 8 anni sul campo, ne capitano di ogni tipo e in ogni momento – i contisballano in quattro e quattr’otto! E se l’operazione non ha più i numeri giusti, e i numeri non tornano più…è unproblema per tutti! Perciò mi e ti chiedo…puoi fidarti realmente di chi ha valutato i numeri dellarivendita in un’operazione proposta su una piattaforma di crowdfunding? Perché ti assicuro – per averlo testato io sulla mia pelle – che la piattaformavaluta il progetto come gliel’hai presentato, magari facendo una verifica dei datiall’OMI, senza tenere conto della miriade di variabili che esistono in una città-quartiere-zona-incrocio e la mette online…ti sembra davvero un metodo sicuro? Ti è più chiaro adesso il meccanismo? Come ti ho detto anche prima, il mio intento non è quello di spaventarti, anzi. Èproprio la tua libera scelta che è alla base della nostra democratica società che ti fasentire forte e capace di optare per la soluzione più giusta per te. Perciò adesso che hai qualche informazione in più, sei ovviamente libero di decidere se ecome il lending crowdfunding fa per te e per le tue esigenze. Se invece, vuoi conoscere anche altro mondo dove: Allora chiama subito il numero verde 800 40 10 20 oppure compila il form e lasciaci ituoi dati. Ti contatteremo entro 24 ore e fisseremo insieme il primo posto disponibile adun degli eventi Investichiaro! Ti aspettiamo!

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Errore n° 1: Comprare un immobile per metterlo a reddito

Perché comprare un immobile da mettere in affitto non è davvero una buona idea (eperché proprio non lo è per te). È la soluzione più classica e la “più amata dagli Italiani” e no, non mi riferisco né allaCuccarini né alla cucina Scavolini! È cosa ben nota che gli italiani abbiano una passioneviscerale per il mattone. Una recente indagine di Prima Assicurazione conferma infatti che quasi la metà degliintervistati, il 48,5% per l’esattezza, preferisce dirottare il suo capitale nell’immobiliare,invece che in altre forme di investimento. Ancora, l’Osservatorio semestrale di Anima Sgrconferma che dopo il lungo periodo di incertezza appena vissuto, ci sia una migrazione dicapitali dal settore finanziario a quello immobiliare, ritenuto di gran lunga il più sicuro,anche nei momenti di forte incertezza. Eppure, nonostante l’affitto sia una valida soluzione per bloccare (e non proteggere…faiattenzione!) il proprio capitale, non lo è realmente dal punto di vista economico. Vediamo perché. A fronte di 3 innegabili vantaggi: Esistono molti più, altrettanto innegabili, svantaggi. E sono: come investitore. Ne ho viste e sentite davvero tante nei primi anni. Alcune anche testatesulla mia pelle. Mi è capitato di vedere inquilini che, “offesi” per il mancato rinnovo del contratto, abbianolasciato la casa con i vetri – stranamente – spaccati da un uragano inesistente. Ho visto un buco in un muro, provocato dalle intemperanze di un ragazzo che si erasolamente “appoggiato”, al quale era stato chiesto di non fumare in casa. Ho visto inquilini ostinarsi a lasciare fuori dalla porta di casa i sacchetti dell’immondizianonostante le lamentele continue degli altri condomini – e ovviamente con chi silamentano se con te che sei il proprietario? Ho seguito personalmente una cliente che voleva acquistare un immobile, ma non siamomai riusciti neanche a prendere le misure perché gli inquilini che dovevano andare viaerano, diciamo così, poco disponibili. Ho tentato invano di acquistare un immobile con due inquiline dentro che,apparentemente, stavano per lasciare la casa, ma guarda caso, non erano mai disponibiliper una vista di 10 minuti. Ho visto agenti immobiliari pregarmi di non fissare appuntamenti in immobili con inquilinidentro, già sapendo che, nonostante il volere della proprietà, erano immobili invendibili. Nella stra-grande maggioranza dei casi, le persone che occupano il tuo immobile, non nehanno cura. In un panorama culturale come quello nostrano, nel quale possedere un immobilecorrisponde anche ad uno status sociale, chi sceglie l’affitto non potendosi permettere unacquisto, dentro di sé soffre. E soffre ancora di più dovendo pagare per qualcosa che,magari, ritiene che gli spetti di diritto.Il rapporto proprietario-inquilino spesso si denota da subito con le caratteristiche di unrapporto sbilanciato, nel quale chi possiede si sente più importante e chi deve pagare,subisce quella che vive come l’onta dell’inferiorità. Questo comporta una problematicità di rapporti che si manifesta subito dopo (e mai prima)la firma del contratto. A dimostrazione di ciò, ti riporto i dati del famoso forumwww.condominioweb.it: le sezioni inerenti ai rapporti tra proprietari e inquilini, contano adoggi 236.737 messaggi…numeri impressionanti vero? Perché ti dico questo? Semplicemente, perché è bene che tu sappia che la maggiorparte degli inquilini che selezionerai attentamente, non avrà cura del tuo immobile.Te lo devasteranno. In molti casi non pagheranno le bollette o il condominio…e saichi sarà il fortunello che dovrà mettere mano al portafogli per risistemare il tutto, inattesa del prossimo inquilino che farà allo stesso modo? Esatto, la risposta correttaè proprio “sarai tu!”. Era una situazione idilliaca per il proprietario: il canone di locazione eraautomaticamente coperto dall’attività turistica e io avevo solo interesse che tuttofunzionasse alla grande e che non ci fosse nulla fuori posto; quindi, mi occupavo intoto della manutenzione dell’immobile. Sulla carta era la situazione perfetta. Eppure, chiamando le agenzie immobiliari, mi sentivo rispondere sempre la frase: “ilproprietario preferisce inquilini normali”. La superficialità mi stupisce sempre eancora oggi, nonostante abbia macinato parecchi anni di esperienza, continuo anon capirla. L’inquilino “normale” chi è? Nell’immaginario medio è la famiglia. Stranamente, la “famiglia tradizionale” è considerata la tipologia perfetta di inquilino,non considerando che: Secondo l’ANAIP, Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari, la quota diaffitti non pagati annualmente in Italia ammonta a 1,2 miliardi di euro. Unproprietario su due, invece, denuncia che almeno una mensilità su 12 non vienecorrisposta dall’inquilino. Sono dati realmente allarmanti…che denotano quella che è a tutti gli effetti unasofferenza per entrambe le parti. A fronte di un inquilino che non può più pagare ovuole sfruttare la possibilità di un alloggio gratis, ci sei tu, che hai investito tanto – enon solo in termini di soldi. Quando hai firmato il contratto di locazione, qual è stata la tua più grande paura?Forse quella di aver sbagliato nella scelta del tuo inquilino e di non incassare tutti icanoni pattuiti? Beh, hai ragione ad avere quella paura…è realmente un pericoloconcretizzabile! Eppure, al di là dello strumento, sulla carta molto valido, hai mai sentito parlaredelle procedure e delle difficoltà nel mettere fuori casa un inquilino moroso? Ti racconto cosa mi è capitato. Un’inquilina, appena arrivata nell’appartamentososteneva di aver subito un’aggressione nel palazzo, Un individuo sconosciutoaveva iniziato nel cuore della notte a prendere a calci la porta di casa adducendo,ovviamente con urla e strepiti, le motivazioni più strampalate. Lei si è spaventata moltissimo e il giorno dopo è fuggita letteralmente dall’appartamento per non farvipiù ritorno. Tutto comprensibilissimo e umanamente condivisibile…peccato peròche 1) sia andata via con le chiavi di casa e senza dare più notizie di sé se nondopo un mese, impedendo così al proprietario anche solo di pensare di cercare unnuovo inquilino e 2) smettendo di punto in bianco di pagare! Bene, non avendo mai dato disdetta ed essendosi portata con sé le chiavi,l’inquilina ha continuato per mesi ad avere la detenzione dell’immobile. L’unicasoluzione per rientrarne in possesso era lo sfratto. Te ne illustro i numerosi passaggi: Tutto ciò senza contare che: Basta studiare un po’ le statistiche del mercato immobiliare in Italia, per scoprireche in media il rendimento lordo dell’investimento su un bilocale, ad esempio,oscilla intorno al 5-6%, che può variare, quasi sempre verso il basso. Naturalmente,stiamo parlando di un rendimento lordo e al netto di tutte le altre spese dasostenere che sono: Adesso ti chiedo…onestamente, ti

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